martedì 3 marzo 2015

DIEUDONNE’ DENUNCIAVA LE RETI DEI PEDOFILI. IL VERO MOTIVO PER CUI IL COMICO FRANCESE HA SUBITO NEL SUO PAESE IL LINCIAGGIO MEDIATICO



Il controverso comico Dieudonné, balzato recentemente in Italia agli onori delle cronache per il suo presunto antisemitismo dopo la strage contro Charlie Hebdo – e finito mesi prima nelle indagini della magistratura francese, che il settembre scorso ha ordinato il boicottaggio del suo spettacolo nei teatri delle più importanti città francesi – durante il suo show denunciava apertamente le reti dei pedofili che agiscono in Francia indisturbate grazie alle coperture della classe dirigente del paese. In seguito ad una circolare emanata dal Ministero dell’Interno, che imponeva lo stop allo show “Il muro” che il comico avrebbe dovuto recitare in tutto il paese, i teatri francesi hanno revocato uno dopo l’altro a Diuedonné il permesso di mandare in scena il suo spettacolo, in ottemperanza alla disposizione del governo francese. 
Alcuni movimenti e gruppi hanno denunciato l’intervento delle autorità francesi come un vero e proprio attacco alla libertà di espressione sancita dalla Costituzione. Ma, al di là di come la si pensi sul pensiero dichiaratamente antisemita del comico francese ( chi scrive l’articolo non condivide tutto quello che il comico sostiene sugli Ebrei), vogliamo, per dovere informativo, portare all'attenzione dei lettori le rivelazioni che Dieudonné aveva fatto durante i suoi show satirici sull'esistenza in territorio francese di radicate e pericolosissime reti pedofile.
Ebbene, dicevamo che durante i suoi spettacoli il comico francese ha parlato più volte dei bambini che vengono violati durante disgustosi rituali sessuali praticati dai Grandi di questo mondo. Vi è il legittimo sospetto che questa possa essere la vera ragione dell’interdizione degli suoi spettacoli in territorio francese. In particolare Dieudonné si è occupato del caso dei “fratelli Roche”. Si tratta di un caso di malagiustizia che in anni recenti ha suscitato molto clamore in Francia e che ha fatto venire allo scoperto le strette connessioni tra pedofilia e magistratura deviata. Due fratelli, Charles-Louis e Diane Roche, hanno denunciato il coinvolgimento di politici e magistrati francesi in pratiche pedofile controiniziatiche, a cui pare fosse legato anche il loro padre, il magistrato di Tolosa Pierre Roche, che poco prima di morire di cancro aveva confidato ai figli il segreto che per anni aveva custodito sull’esistenza di una costola deviata della magistratura, una vera e propria “magistratura nella magistratura”, ovvero un gruppo molto potente di magistrati e giudici il cui obiettivo segreto è di insabbiare tutte le inchieste e le indagini che provano l’esistenza delle reti pedocriminali e che tentano di fare luce sulle coperture istituzionali di cui i pedofili godono.  Il comico ha infatti ospitato nel suo spettacolo uno dei due fratelli, Charles-Louis, che ha potuto esprimersi liberamente in una sorta di monologo durante il quale ha denunciato i loschi traffici di cui è a conoscenza e in cui pare fosse implicato anche il padre.
Dieudonné ha bollato senza mezzi termini le reti pedofile dell’orrore, definendole “reti sataniste” a capo delle quali vi sarebbe un “gruppo segreto”, meglio conosciuto come “élite mondialista”.
Che cosa ha rivelato di così destabilizzante per i poteri occulti il figlio del defunto magistrato Pierre Roche? Charles-Louis durante lo spettacolo di Dieudonné ha testimoniato sulle confessioni fattegli dal padre che riguardavano i crimini di cui si era macchiato durante l’esercizio della sua carica. In particolare, Pierre Roche avrebbe, in punto di morte, rivelato al figlio di aver partecipato a delle orge nella regione di Tolosa, in compagnia di altre personalità francesi altolocate. Durante queste orge i partecipanti abusavano di prostitute, di vagabondi rapiti per strada e di bambini, orge che finivano sempre con l’uccisione rituale delle piccole vittime, dopo averle sottoposte a ogni tipo di tortura. Queste cerimonie controiniziatiche erano generalmente filmate (verosimilmente per ricattare a vita i partecipanti). I partecipanti alle serate orgiastiche erano tutti membri della massoneria deviata francese la quale, tramite i filmati, teneva sotto scacco i suoi affiliati per obbligarli a lasciarsi manovrare nell’esercizio dei rispettivi ruoli pubblici.
La testimonianza dei due fratelli Roche è molto importante perché per la prima volta, tramite i suoi figli, un notabile, uno dei membri di questi gruppi occulti che governano i sistemi istituzionali di quasi tutti gli Stati, viola il voto di segretezza e omertà a cui è obbligato per rivelare al mondo i segreti inconfessabili dell’élite satanista.

Traduciamo per voi alcune parti del documentario in lingua francese su Dieudonné e la sua denuncia pubblica delle reti pedofile, che potete vedere al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=jHD-xPh-ROk&index=1&list=FLnJsFOZnz6DgnKIGJCd1WFg

“Charles-Louis approfitta di questa tribuna al teatro della Mano d’oro, gentilmente offerta da Dieudonné, per recitare il suo spettacolo che rappresenta soprattutto una denuncia dettagliata e precisa delle circostanze che circondano la morte di suo padre, la quale inevitabilmente testimonia l’esistenza delle “reti dell’orrore” delle quali suo padre, magistrato di alto grado, è stato membro, prima di essere assassinato. Silenzio totale da parte dei media che si eseguono gli ordini”.
Esclama Dieudonnè alla fine del suo spettacolo: “Venite a vedere lo spettacolo di Charles Louis-Roche. Suo Padre è stato assassinato in pieno affaire “Alègre” [uno degli scandali sessuali che ha sconvolto la Francia] e di cui nessuno parla.
“Più precisamente, l’affare “Alègre” e l’affaire “Roche” sono connessi. In una delle sue testimonianze Charles-Louis evoca le connessioni tra l’affare “Alègre” e l’affaire “Roche”. In questa intervista Charles-Louis insorge a proposito delle circostanze che circondano la morte di suo padre e rivela la testimonianza che egli ha fatto a lui e a sua sorella qualche tempo prima di essere assassinato. Ciò ha permesso di conoscere le connessioni tra l’affare Alègre e l’affare Roche e di avere più dettagli sui princìpi satanisti di questo “gruppo segreto” di cui suo padre faceva parte: “l’ideologia sottesa a questo gruppo […] consiste in un progetto culturale, a cominciare dalla legge, dalla morale e dalla discendenza che ha come scopo la violazione, la tortura e la morte di bambini di età compresa tra i pochi mesi di vita e i 10 anni”. […]
“In questa intervista anche la sorella di Charles-Louis Roche, Diane Roche, parla di queste reti pedofile sataniche. Queste malsane reti pedofile, sataniste e mafiose all’interno delle quali dei bambini vengono filmati, e contemporaneamente torturati, violati e uccisi, sono state ugualmente denunciate durante lo spettacolo di Charles-Louis Roche. Spettacolo in cui l’arrangiamento audio e video è stato bandito. Spettacolo che, quindi, la maggior parte dei francesi non potrà mai conoscere a meno di essere stato al Teatro della Mano d’oro al momento della rappresentazione. Esso si può trovare sono in Rete, dove è disponibile integralmente”. […]
“Charles-Louis durante lo spettacolo ha dichiarato che il padre gli aveva rivelato che a tali reti pedofile appartengono esponenti del mondo della politica, gli editori, la finanza, i medici. Quali sono le attività di queste organizzazioni? Consistono nell’organizzare serate estreme, alcune  delle vere e proprie rappresentazioni teatrali, che sono di due tipi. Il primo tipo di serata consiste in una “storia della pesca di Cristo” [forse Charles-Louis sta alludendo a una specie di rituale controiniziatico praticato all’interno di queste organizzazioni]. Per festeggiare la Natura la serata degenera nel sadomasochismo e nel consumo di stupefancenti, che servono per aumentare il piacere dei partecipanti e che costituiscono un doppio premio”. [...] Vengono utilizzate anche delle prostitute, delle giovani ragazze, le cui famiglie vivono una situazione irregolare (disagiata), e che quindi sono le candidate ideali per sparire senza lasciare traccia”. […]
“Chi sono i protettori di queste reti pedofile? Charles-Louis elenca i nomi di 71 magistrati francesi in carica che sono corrotti e che fanno esattamente ciò che il potere politico ordina loro di fare.
Dentro a queste reti esiste un metodo comune di dissuasione che ha il fine di impedire che troppe verità vengano divulgate. Questo metodo consiste nell’ostacolare e nell’usare minacce molto dissuasive per ridurre al silenzio grandi uomini come Dieudonné, il belga Marc Vervloesem ed altri, che hanno rivelato alcune verità e che quindi costituiscono per questi mostri, questi assassini di bambini, una minaccia. Costoro hanno minacciato di rapire i figli di Dieudonné, che ha contribuito a denunciare queste reti pedofile sataniche. Essi sono perfettamente al corrente che Dieudonné conosce l’esistenza di queste reti pedofile, che ha contribuito a denunciare invitando Charles-Louis Roche a parlare al suo spettacolo”.
“Uno dei membri di tale “gruppo segreto”, Alain Jacubowicz,  ha minacciato pubblicamente Dieudonné e i suoi figli dentro a un tribunale, nella profonda convinzione dell’impunità e della protezione infallibile di cui godono i membri di queste reti. I capi di tali reti dell’orrore sono coloro che attualmente detengono il potere sulla Terra. Le due chiavi che danno veramente il potere sono 1) l’adorazione di Moloch, una delle rappresentazioni di Lucifero simboleggiato da un gufo o da una civetta 2) il controllo privato della moneta. Il vero problema non è la lobby giudaica ma il potere, che in segreto è adoratore di Lucifero”. […]
“Secondo i loro precetti satanici, l’adorazione del diavolo deve manifestarsi attraverso rituali e cerimonie che coinvolgono bambini, rituali che si rivelano alla presenza di alcuni simboli che li rappresentano”. […]

Tornando ad Alain Jacubowicz, questo personaggio, dicevamo, ha minacciato Dieudonné di “ridere bene con i suoi figli” (“bien riguler avec des enfants” in francese), un’espressione che, nel linguaggio vizioso di questi malati mentali che fanno parte delle reti pedofile, significa che si ha intenzione di maltrattarli e di sottoporli a sevizie fisiche. Tale espressione fa riferimento alle pire in cui vengono deposti gli infanti, poi bruciati vivi, e alle torture inflitte agli innocenti all’interno di queste reti dell’orrore, dopo averli rapiti.
Chi è Alain Jacubowicz? Egli è un prestigioso avvocato di origine ebraica e presidente in carica della LICRA, la Lega antirazzista francese, specializzata nella lotta contro l’antisemitismo, che nei mesi scorsi ha fatto di Dieudonné il bersaglio preferito di una diffamazione mediatica imbastita per screditare il comico e le sue denunce pubbliche contro i poteri occulti. Jacubowicz è anche colui che ha difeso il B’ nai B’rith e il Concistoro israelita durante i processi “Barbie”, “Touvier” e “Papon” (la prima è un’associazione ebraica di stampo massonico, il secondo è l’istituzione rappresentativa degli Ebrei di Francia), criminali e torturatori nazisti che durante la Seconda Guerra mondiale si resero responsabili dell’uccisione di migliaia di ebrei. Quindi Jacubowicz è uno dei massini rappresentanti della comunità israelita francese, ma non un personaggio esattamente limpido se, come denunciato da Dieudonné, in un’aula del tribunale, davanti a decine di persone, ha minacciato di nuocere ai suoi figli pronunciando quell’inequivocabile frase dal sapore satanista, che abbiamo riportato sopra. Ma si sa: a certi personaggi è permesso dire di tutto.  Essi godono dell’immunità pressoché integrale della magistratura e non temono che la reputazione pubblica e il prestigio sociale di cui godono possano in qualche modo essere scalfiti dal loro comportamento mafioso e moralmente riprovevole.
E’ curioso che pochi mesi prima della strage del presunto commando jihadista contro la redazione di Charlie Ebdo, in Francia un disegnatore satirico, Plantu, sia stato assolto in un processo che lo vedeva accusato di incitamento all’odio religioso e alla violenza. Plantu aveva infatti disegnato una vignetta in cui era rappresentato l’allora pontefice in carica Benedetto XVI, nell’atto di sodomizzare un bambino. Un’associazione cattolica aveva denunciato il vignettista francese perché secondo i suoi membri con quel disegno aveva stigmatizzato tutto il mondo cattolico. Ma il giudice (giustamente, secondo l’opinione di scrive) aveva assolto il vignettista giustificando la sentenza con il fatto che quella vignetta era soltanto una denuncia dell’omertà e del silenzio dei vertici ecclesiastici sul fenomeno sommerso della pedofilia nella Chiesa e non già un atto di accusa indiscriminato contro tutti i cattolici. Peccato che la stessa libertà di espressione non venga riconosciuta anche a Dieudonné, forse perché, a differenza di Plantu, punta il dito contro l’onnipotente e tentacolare comunità ebraica? A voi la risposta.

Fonti

Sui fratelli Roche si ascolti la loro testimonianza integrale rilasciata nei video che potete trovare seguendo questo link: http://www.egaliteetreconciliation.fr/Affaire-Alegre-Baudis-le-temoignage-des-enfants-du-juge-Roche-24642.html

lunedì 2 marzo 2015

LA RUSSIA INTRODUCE NEL SUO CODICE PENALE LA CASTRAZIONE CHIMICA E L'ERGASTOLO PER I PEDOFILI RECIDIVI



Il 19 novembre 2014 la Duma, il parlamento russo, ha approvato una legge che prevede pene più dure per i pedofili, per la precisione la castrazione chimica per chi ha commesso reati di pedofilia su minori sotto i 14 anni e l'ergastolo per i pedofili recidivi. In base alla nuova normativa i pedofili saranno sottoposti obbligatoriamente alla castrazione chimica e a delle perizie psichiatriche per tenere monitorato in itinere il loro stato mentale.In controtendenza a un panorama europeo dove è sempre più forte il tentativo di sdoganare la pedofilia, ridefinendola come uno dei tanti orientamenti sessuali oppure distinguendo tra una pedofilia "agita" e una latente, "non agita (tutti sotterfugi terminologici finalizzati a normalizzare questa devianza), non si può non plaudire alla decisione presa dal parlamento russo, che in questo caso ha solo fatto ciò che tutti gli organi politici di rappresentanza dovrebbero fare: recepire la volontà e le preoccupazioni della società civile del proprio paese.Una legge, quella della Russia, in netto contrasto con i recenti provvedimenti del governo italiano, che in data 14 dicembre ha approvato un decreto legge con cui vengono depenalizzati 112 fattispecie di reati "di lieve entità", tra i quali figurano quelli di corruzione di minorenne, incesto, percosse, abbandono di persone minori e incapaci, impiego di minori nell'accattonaggio. Tali reati, da penali sono diventati amministrativi. Ciò significa che la pena carceraria o la custodia cautelare precedentemente previste per chi si rendeva colpevole di uno di questi reati sono state sostituite da una sanzione amministrativa di tipo pecuniario.Ci auguriamo che la legge antipedofilia varata dal parlamento russo sia di esempio per un Europa sempre più assente in materia di tutela dell'infanzia e nella lotta contro le reti pedocriminali che affondando le loro mani in tutti i gangli della società.